Santa Messa Odigitria

Durante la celebrazione sono divenuti soci onorari del COR Piero Colaiuda, Mons. Marco Frisina, don Giovanni Ippolito e Gabriella Amato.
Ringraziamo il Signore per l'anno passato vissuto insieme e vi riportiamo le preziose parole del celebrante durante l'omelia:
Si concludono le attivita pastorali ma non si conclude il servizio che come COR rendete alla Chiesa. Canepa entrò indifferente in questa Chiesa e uscì trasformato, sapendo quello che il Signore voleva da lui. Siamo entrati da credenti e usciamo rafforzati per la Parola ascoltata (Atti 1, 12.14 e Gv 19, 25-27).
È significativo che le due porte siano a vetri, perchè le persone che passano si segnano con il segno di croce, si soffermano, guardano dentro. È un atto pubblico, la fede non rimane nell'intimo ma si esprime, diventa il contributo che diamo per contribuire ad una città affinché sia carica di significato.
Luca si sofferma su alcuni particolari. Siamo nel contesto della pentecoste, Gesù è risorto ma si accompagna ancora con loro, la missione che ha lasciato nei 3 anni passati deve essere compiuta. In 40 giorni li prepara ancora. "ADESSO ANDATE" C'è l'inizio di una missione, dobbiamo rimboccarci le maniche e compiere il compito dato dal Signore. E allora vanno a Gerusalemme...quale è la nostra Gerusalemme? Dove siamo chiamati a vivere il compimento della nostra esistenza intensamente?
Qui dice "salirono al piano superiore" dove si radunavano abitualmente, il piano superiore indica un'intimita, dove erano un cuore solo, lì c'era il loro momento di preghiera.
Dopo le moltiplici attività che fate con i ragazzi, qual è la "sala superiore" dove ci raduniamo? È qui che il Signore ci invita! Siamo un cuore solo, siamo unanimi! Siamo assidui nella preghiera! Essere costanti nella preghiera vuol dire far diventare preghiera l'azione compiuta. L'azione diventa l'espressione con la quale ricordiamo che siamo alla presenza di Dio. Concordi vuol dire rimanere con Gesù. I discepoli erano consapevoli di questo nella preghiera. Vengono nominati, come garanti della testimonianza. Come siamo noi legati ai 12? In che modo siamo testimoni di una trasmissione? Canepa qui ha incontrato Cristo ed è stato testimone una volta uscito da questa chiesa. Se non c'è questa trasmissione, non c'è questa continuità, saremo umanamente soddisfatti ma non ci sarà efficacia. Deve esserci azione efficace, ci deve essere sacramentalità nel nostro servizio. I ragazzi devono vedere che c'è qualcosa che si trasmette.
Assidui con Maria, la madre di Gesù. Voi avete l'invocazione "Domina Nostra", ma è davvero signora? C'è efficacia e si realizza quello per cui viene pronunciata questa invocazione? Mi sento servo? Maria all'inizio è testimone che dà alla luce il Cristo e questa è l'ultima volta che si menziona nel testamento, ci indica che è lì nelle fondamenta della Chiesa anche lei. La Chiesa è mariana, come viviamo questa dimensione? È la dimensione obbedenziale che siamo chiamati a vivere nella nostra esistenza.
Tutti erano presenti, tutti chi? Non ci viene detto ma l'importante è che si dice TUTTI. Ma noi ci siamo tutti? Non deve mancare nessuno! La comunità e la Chiesa devono essere concordi! La missione è che tutti ricevano il Vangelo e possano capire! La nostra testimonianza deve essere un linguaggio che tutti possano capire, questa è la nostra vocazione!