Spunti operativi per programmare giochi, catechesi, attività e liturgia in oratorio subito dopo avere incontrato, coinvolto e attivato (o riattivato) i contatti con bambini, ragazzi e famiglie.
È bene programmare tutte le attività in modo da prediligere innanzitutto lo spazio all’aperto, che consente un maggiore distanziamento e una maggiore libertà di movimento. Organizzare gli spazi interni in modo da evitare assembramenti, gestendo l’accesso di adulti e bambini, assegnando ai gruppi aule o spazi fissi, curando l’igiene e le norme di sicurezza. Programmare sempre delle attività a distanza, per farsi trovare pronti in caso di nuove criticità e per essere vicini a tutti i bambini e ragazzi, magari impossibilitati a uscire da nuove prescrizioni di quarantena o chiusura delle scuole.
Vero protagonista in oratorio sarà il piccolo gruppo, che è da sempre la scelta vincente dell’oratorio COR. Nel piccolo gruppo, assegnato a catechisti fissi secondo le indicazioni CEI, è possibile una conoscenza più approfondita dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie. Nella relazione autentica si possono conoscere gusti e preferenze in modo da programmare giochi e attività adeguate e congeniali, così che ognuno si senta accolto, soprattutto chi è più fragile. Ogni bambino e ragazzo deve poter trovare un ruolo e sentirsi protagonista: è questa un’occasione preziosa di crescita personale, dal momento che le opportunità di scambio sociale sono molto ridotte. Cercate personalmente e costantemente i bambini e i ragazzi, parlando con loro al telefono, in aggiunta ai messaggi.
Programmare le attività tenendo conto delle numerose limitazioni dovute all’emergenza sanitaria. I materiali non possono essere condivisi! Nelle attività all’aperto si devono igienizzare mani e attrezzi prima e dopo l’uso, si potrà far riferimento alle federazioni dei diversi sport (calcio, basket, pallavolo) tenendo presenti quelle indicazioni sia che si tratti di sport che di giochi oratoriani (cfr CSI Centro Sportivo Italiano).
Per attività e laboratori, prevedere che i bambini portino con sé uno zainetto con astuccio completo, e che nelle attività proposte ognuno abbia un suo kit di lavoro, igienizzando le mani spesso. Prestare attenzione a tutti i particolari, anche per bere e mangiare e all’uso del bagno.
Per favorire l’attività nei piccoli gruppi si riscopre l’efficacia dell’oratorio quotidiano, prevedendo appuntamenti nei diversi giorni della settimana, in raccordo con le altre attività parrocchiali. È possibile gestire i piccoli gruppi secondo aree di interesse (laboratori e sport), oppure per fasce d’età omogenee. La domenica sarà il giorno in cui si riunisce la comunità, appuntamento festoso ed accogliente, per sentirsi in comunione con tutti i fratelli.
Dopo aver stabilito nuovamente i contatti con i bambini e i ragazzi, avendo informato le famiglie sulle diverse norme di sicurezza, l’oratorio riparte con le sue proposte di gioco, catechesi e liturgia.
Importante! Bisogna averne sempre una bella scorta, anche giochi veloci di intrattenimento, per evitare che i bambini e i ragazzi si muovano disordinatamente negli spazi.
Si riparte con l’oratorio nell’ultimo periodo dell’anno liturgico, lasciamo entrare il Respiro di Dio nelle nostre comunità e lo Spirito Santo farà nuova ogni cosa.
Cosa c’è di nuovo quest’anno? Chi c’è e chi non c’è? Com’è? In una catechesi antropologica aiutiamo bambini e ragazzi a leggere questa nuova realtà che ci coinvolge, trovando parole, immagini e gesti per descriverla fuori e dentro l’oratorio. Ci sono molti oggetti simbolo, dalla mascherina al gel, al pc, ai segni sui banchi della chiesa ecc.
Chi è questo Gesù che ci insegna a guardare la realtà con occhi nuovi, come chiamata all’amore? Lasciamoci guidare dallo Spirito Santo, che ci indicherà il cammino per arrivare a scoprirlo.
Le letture domenicali svelano chi sono i veri destinatari dell’invito di Gesù, i piccoli e gli ultimi sono destinatari privilegiati.
Video, videocanzoni, canzoni a tema, narrazione con immagini, anche a distanza.
Dove sono io? Dove è Gesù rispetto a me? Mi sta chiamando, come rispondo? Mi va di andare? Dove lo trovo? Cosa trovo? Si possono porre queste domande proponendo un percorso fisico o virtuale o espressivo.
Si possono creare dei cerchi colorati per terra o disporre delle sedie con segni colorati.